Dic
Saldo e stralcio immobiliare, esempio pratico
Gianni e Lucia, nomi ovviamente di fantasia, avevano comprato la loro casa tramite un mutuo nel 2008 a circa 168.000€.
Dopo alcuni anni per tutta una serie di sfortune che nella vita possono sempre arrivare a tutti noi, si ritrovano a non poter più sostenere la rata di mutuo mensile.
Ciò crea un ritardo ed un accumulo e così ci chiamano per vendere la casa.
Nel 2018 valutiamo la casa 80.000€ a causa della crisi, ma il residuo mutuo è ancora 120.000€ e quindi non eravamo nella possibilità di cancellare l’ipoteca con la sola normale vendita.
<strong>Il nostro intervento</strong>
Per aiutare i ragazzi abbiamo creato una strategia per trattare con la banca ed evitare l’esproprio.
La nostra analisi era volta a provare l’effettiva incapacità della coppia al pagamento e a dimostrare l’effettivo prezzo di probabile vendita al momento attuale.
Il tutto è stato accompagnato da un calcolo sul presunto valore ricavabile dalla Banca tramite un’asta, da confrontarsi con i numeri di una eventuale pratica di saldo e stralcio immobiliare.
Essendo quest’ultimo ipoteticamente di molto inferiore alla nostra valutazione immobiliare siamo riusciti in simbiosi a produrre un accordo con l’Istituto. Quale? Ha accettato di cancellare l’ipoteca derivante dai 120.000€ di debito a fronte di un pagamento di soli 80.000€.
A questo punto, dopo i normali accertamenti tecnici sull’immobile, abbiamo provveduto alla commercializzazione ed al reperimento del compratore a quella cifra pattuita.
Problema risolto. Casa venduta, debito estinto, vita nuova… il tutto con Banca rientrata economicamente e compratore soddisfatto per aver comprato ad una buona cifra di mercato!